10, 100, milioni di Arcobaleni…

Fra un mese esatto si va a votare. Tutti siamo chiamati ad uno sforzo speciale, tutti dobbiamo sentire in noi qualcosa che è un pò fuori moda, l’etica della responsabilità. In una fase politica confusa, che ha visto la precipitazione verso un confronto elettorale che avrà ancora un sistema di regole altrettanto confuso – non a caso chiamato “porcellum” perchè unisce i difetti del sistema proporzionale a quelli del maggioritario – la possibilità di dare un forte messaggio di Sinistra è un fatto concreto, assolutamente necessario per arginare le derive conservatrici e liberal sociali che tendono ad omologarsi e ad omologare il paese ed il suo modello di civiltà che oggi celebra quotidianamente la sovranità del mercato sulle vite delle donne e degli uomini.

I tempi di maturazione sono gioco forza stretti, forse ci sarebbe voluto più tempo per far germogliare in tante aree del paese, in tanti territori, l’esigenza di un profondo rinnovamento e rilancio delle istanze della sinistra, spesso frenate dalle dispute identitarie e da distinguo legati più alle forme che alla sostanza dei problemi. Occorre forse, in questo momento, capire che esiste il rischio, reale, che il duopolio PDL-PD marginalizzi anche nel consenso, tutto l’arcipelago della Sinistra e la sua esigenza di cambiamento, di uguaglianza, di trasformazione. Tutti perciò, dovrebbero impegnarsi affinchè ciò non avvenga, convogliando le proprie energie per diffondere il programma integrale della Sinistra arcobaleno, che è scaricabile cliccando sull’url riportato in coda, e convincere tutti gli indecisi, gli scettici, che questo è un momento delicato e che gli intenti contenuti nel testo, Lavoro, Democrazia, Diritti, Pace, Ambiente, Laicità, Partecipazione, e tutti i loro corollari possono essere o valorizzati con un risultato che premia l’unità a sinistra o essere definitivamente stralciati dalle priorità del governo vincente – sia esso di destra che di centro – tutte orientate a spingere sul modello economico neoliberista, competitivo ed individualista.

In Europa, laddove si pratica lo sforzo unitario la Sinistra si afferma, vedi Germania, dove il processo di aggregazione non si compie, vedi risultati elettorali in Francia e Spagna, la sinistra rimane al palo in un minoritarismo marginale e preoccupante.
Sulle dispute iconografiche sul nuovo segno, penso che la sua esegesi sia aperta, cioè il lavoro di interpretazione di ciò che evoca potentemente “La Sinistra, l’arcobaleno” è estremamente coinvolgente, poichè è sicuramente un segno di parte ma rinvia ad un’idea di molteplicità e pluralità dei tanti colori. Le eredità e matrici Comuniste, Socialiste e Ambientaliste non scompaiono ma anzi fioriscono più ricche come quando si smuove la terra, per rinnovarla affinchè rinnovi i suoi frutti, colorati e uniti per la lotta contro ogni sfruttamento.

Credo che atteggiamenti frondisti, quelli che tendono a frammentare in mille rivoli il fiume della Sinistra debbano cessare di rispondere a quella che l’antropologo francese Emile Durkheim chiamava “solidarietà meccanica” per confrontarsi e aprirsi al complesso ma affascinante progetto di costruzione di una ampia e forte soggettività di Sinistra, complesso ma necessario, capace di includere non solo partiti ma anche mondi associativi, di movimento e individualità (nel solco della sperimentazione praticata da Sinistra europea) per incidere maggiormente e radicalmente nelle dinamiche omeostatiche della politica italiana.

Se, a causa delle resistenze moderate, il capitolo di governo ha avuto più ombre che luci, la nostra futura presenza nelle istituzioni dovrà, come fanno gli arcobaleni, schiudere luminose giornate di giustizia sociale.
Perciò andiamo a votare e facciamo votare, con entusiasmo 10, 100, milioni di volte Sinistra arcobaleno.
Leonardo Ragozzino
Per scaricare il programma della Sinistra arcobaleno clicca qui